Gaza: Complicità, Fame e Silenzio. È Tempo di Azioni Coraggiose
Danilo Della ValleShare
“Con ‘leggerissimo’ ritardo.
Vergognati. Vergognatevi tutti.
Israele sta compiendo un genocidio e l’Italia, come l’Unione Europea, è complice.
Come si può non votare la sospensione dell’accordo Ue‑Israele?
Come si può tacere davanti a migliaia di vittime, donne e bambini uccisi scientemente, ogni giorno?
Israele usa la fame come arma di guerra.
Cosa ti ricorda, Giorgia Meloni?
A Gaza non è solo la gente a morire.
È morta l’umanità.”
Il ritardo inaccettabile
L’appello lanciato dai legislatori europei – e rilanciato con forza da voci come quella di Danilo Della Valle, che ricorda come il Parlamento abbia dedicato “sei sessioni di dibattito alla Georgia e zero alla Palestina” – mette a nudo la miopia politica che consente a Israele di proseguire la sua offensiva senza subire alcuna vera pressione internazionale Danilo Della Valle. Oggi, mentre i civili di Gaza affrontano bombardamenti quotidiani e interruzioni sistematiche degli aiuti, restare in silenzio equivale a una complicità attiva.
Complicità italiana ed europea
L’Unione Europea, principale partner commerciale di Israele, possiede leve giuridiche e politiche per imporre sanzioni o sospendere l’Accordo di Associazione The GuardianAmnesty International. Eppure, alle ultime consultazioni tra Consiglio e Commissione non è maturato il consenso necessario per bloccare il flusso di accordi economici e militari: un “tradimento crudele e illegale” dell’ideale comunitario, sostiene Amnesty International Amnesty International. Anche l’Italia – richiamata come complice – si è astenuta o ha votato contro la sospensione, nonostante l’esempio di Regioni come Puglia ed Emilia‑Romagna, che hanno interrotto i rapporti con Israele in segno di protesta mezan.org.
La fame come arma di guerra
L’arma della fame non è una metafora: l’UNRWA denuncia un uso deliberato della scarsità alimentare contro oltre un milione di bambini nella Striscia di Gaza Vatican News. Secondo Amnesty International, Israele continua a gestire la distribuzione dei rifornimenti in forma militarizzata, condizione equiparabile a un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale Amnesty International Italia. Organizzazioni come Human Rights Watch e Oxfam hanno chiesto a Bruxelles di sospendere immediatamente ogni forma di cooperazione commerciale e tecnologica fino al ripristino dei corridoi umanitari e al rispetto dei principi fondamentali dell’ONU hrw.orgislamic-relief.it.
Italia, UE: è tempo di scelte coraggiose
Non basta “seguire da vicino” l’attuazione di nuovi accordi umanitari: serve un voto formale che sancisca il fermo delle relazioni privilegiate con Israele fintanto che le violazioni non cessino la Repubblica. Emerge così l’urgenza di un’opposizione non più timida, ma determinata, in tutte le sedi istituzionali: dal Comune al Parlamento Europeo, passando per i ministeri e le commissioni speciali.
Verso un futuro di pace e giustizia
Lungi dall’essere una resa al pessimismo, la richiesta di sospensione mira a far rinascere la speranza di un’Europa fedele ai suoi valori di democrazia e solidarietà. Un’Europa che sappia dire “basta” alle politiche di annientamento, che rifiuti logiche di ricatto e che investa risorse in progetti di ricostruzione, educazione e sviluppo sostenibile per le comunità palestinesi.
Invito all’azione:
Firma la petizione per chiedere al Governo italiano di promuovere la sospensione dell’Accordo di Associazione UE‑Israele.
Partecipa alle manifestazioni pacifiche organizzate dalle ONG e dai comitati di solidarietà.
Iscriviti alla newsletter del nostro blog per ricevere aggiornamenti, approfondimenti e strumenti pratici per fare la differenza.
L’umanità non è morta: è viva nella nostra capacità di indignarci, di mobilitarci e di trasformare il dolore in proposte concrete. Solo così potremo garantire un futuro in cui la pace, il diritto e la dignità non siano parole vuote, ma la base solida su cui costruire un nuovo patto di convivenza tra i popoli.