5% PER LA GUERRA? NO, GRAZIE. FIRMIAMO PER UN’EUROPA CHE CURA, NON CHE BOMBARDA
Danilo Della ValleShare
Immaginate di dover scegliere tra comprare un pacco di pasta e pagare il ticket al pronto soccorso. Milioni di europei ci convivono già. Eppure chi governa l’UE ha pensato bene di firmare un assegno—post‑datato ma garantito—da 5 % del PIL destinato alle spese militari. Altro che “modello sociale europeo”: se Meloni e Von der Leyen vogliono ridurre i nostri diritti in polvere da sparo, sappiano che non staremo a guardare.
La firma del 5%: cronaca di un crimine sociale
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Il contesto – Con inflazione al galoppo e sistemi sanitari sotto pressione, la priorità del Governo italiano e della Commissione è aumentare la spesa bellica. Come dire: se non puoi permetterti il dentista, almeno potrai veder brillare i nuovi bombardieri.
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La scelta politica – Non è contabilità, è ideologia. Mettere i cannoni prima degli ospedali è un messaggio chiaro: la guerra viene prima delle persone.
«Questa non è solo una scelta di bilancio: è una guerra ai diritti.»
Danilo Della Valle
L’Aja: il fronte della resistenza civile
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15 forze politiche europee + MoVimento 5 Stelle si sono incontrate all’Aja per dire basta alla corsa al riarmo.
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Obiettivo: lanciare una petizione da un milione di firme per fermare la deriva militarista e investire, invece, in salute, scuola e infrastrutture sostenibili.
Perché l’Aja
C’è chi firma cambiali militari nei palazzi di Bruxelles, e chi sceglie l’Aja—città simbolo del diritto internazionale—per riaffermare che la pace è (ancora) un principio giuridico, non un optional.
Dove potremmo spendere quei soldi (spoiler: non in missili)
| Budget Militare +1% PIL | Quanto ospedali potremmo costruire |
|---|---|
| 20 miliardi € | 250 nuove strutture da 80 posti letto |
| 40 miliardi € | Rete ferroviaria green in 10 regioni |
| 60 miliardi € | Transizione energetica di 5 milioni di abitazioni |
Ogni euro investito nella vita moltiplica il benessere; ogni euro investito nella guerra moltiplica soltanto paure.
Cambiare rotta è possibile (e necessario)
La buona notizia? Le firme valgono. Un milione di cittadini possono costringere Bruxelles a discutere la nostra proposta di legge europea per bloccare il 5 % bellico. Serve coraggio politico e, sì, serve anche la tua firma.
«Mentre loro firmano cambiali di guerra, noi firmiamo per il futuro.»
Un’Europa che cura è possibile—ma solo se la costruiamo insieme.